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Chi è l’UX Researcher?

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Il ricercatore in user experience (da cui il suo acronimo inglese: UX) indaga sistematicamente il comportamento degli utenti e delle loro esigenze, al fine di aggiungere valore alla loro esperienza d’uso con il prodotto finale. Il ricercatore di UX (da qui in poi UX Researcher) impiega una varietà di tecniche, strumenti e metodologie per scovare i punti di forza e debolezza di un oggetto digitale o meno, rivelando così preziose informazioni che possono essere inserite nel processo di sviluppo e prototipazione.

L’UX Researcher raccoglie una notevole quantità di informazioni sul target group di riferimento, attraverso metodi di indagine qualitativi e quantitativi, tra cui:

  • Interviste,
  • Indagini contestuali,
  • Studio delle Buyer personas,
  • Card-sorting
  • Test di usabilità
  • Paper-prototyping
  • etc..

La ricerca in UX richiede la selezione e l’applicazione strutturata e metodica degli strumenti più appropriati per la raccolta di informazioni. Le attività del ricercatore possono svolgersi nelle fase di ideazione del processo di design oppure nella fase valutativa o di validazione dell’oggetto di studio. I dati raccolti ed interpretati dall’UX Researcher, secondo metodi scientifici, a seconda dello fase in cui la ricerca viene utilizzata, aiutano il team di progettazione a creare un prodotto a misura di utente:

  • Riducendo i costi ed i tempi di sviluppo necessari per modificare il prodotto in maniera conforme alle necessità del mercato post-pubblicazione (in fase di ideazione),

 

  • Confermando o meno le ipotesi fatte in fase di sviluppo e modificando il prodotto secondo un approccio utenti-centrico (in fase di validazione),

L’UX Researcher è orientato ad analizzare i fenomeni della vita reale per fornire soluzioni concrete, invece che basarsi su soggettività, esperienze personali ed opinioni.

La barriera più importante che solitamente riscontra il ricercatore in user experience è la rigida forma mentis aziendale. Molti team di sviluppo sono convinti di conoscere già i propri consumatori (a volte almeno) supportati da diversi studi di marketing condotti. Tuttavia, una tradizionale ricerca di mercato si focalizza molto su “What people say and What people will buy” ma non si concentra sul reale ed individuale utilizzo del prodotto. Inoltre, è appurato che le persone “don’t think how they feel, they don’t say what they think and they don’t do what they say” (cit. David Ogilvy). Uno studio di marketing, per quanto utile, si concentra troppo sulla razionalità del processo d’acquisto, trascurando la parte irrazionale (e preponderante) del percorso decisionale dell’utente.

Infine, una piccola precisazione.

L’UX Researcher non si focalizza esclusivamente nell’indagare l’usabilità di un prodotto. L’usabilità è importante, ma l’esperienza utente lo è molto di più. L’usabilità da sola non è sufficiente; è il requisito minimo indispensabile che deve possedere un prodotto rilasciato nel mercato.

La User Experience include tutto ciò che fa la differenza tra “ok, it works!” e “Omg, wow!”

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Stefano Civiero
Stefano Civiero

Co-fondatore di NeuroWebDesign e specialista di User Experience, il suo ambiente preferito è la mente. La esplora, la studia, ne approfondisce i processi: sa come funziona e sa renderlo un vantaggio per te.

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