Attraverso l'analisi Eye Tracking, condotta per mezzo di un Remote Eye Tracker Gazepoint GP3, si sono riuscite a ricavare informazioni utili sulla reperibilità delle informazioni richieste: quanto tempo è stato impiegato prima che fossero individuate, per quanti secondi sono state viste e quante fixation (o fissazioni, ovvero punti in cui l'occhio si ferma per alcuni istanti e mette a fuoco ciò che sta guardando) sono state spese in quei punti.
L'analisi elettroencefalografica, resa possibile grazie ad un EEG Emotiv Epoc+ invece ha permesso di ricavare dati utili sul coinvolgimento o meno dei tester in corrispondernza dei punti richiesti. Inoltre ha fornito una panoramica generale sullo stato emotivo durante il processo di acquisto.
L'esperienza di Lattebusche è stata la prima di molte ricerche in ambito e-commerce nonché un chiaro esempio di come il neuromarketing applicato al web possa aiutare notevolmente le aziende a comunicare in maniera più efficace con i propri utenti e a migliorare le proprie performance.
Ottimizzare siti internet attraverso metodologie di neuromarketing è ora più che mai fondamentale per differenziarsi dai propri competitors: solo conoscendo e capendo i loro bisogni inespressi si è in grado di creare un legame e fare in modo che si fidino di noi.